Nei propri dipinti Bogdan Koshevoy (1993, nato a Dnipropetrovsk, Ucraina, vive e lavora a Venezia) delinea paesaggi fantastici in cui campeggiano edifici del classicismo ottocentesco e sovietico, oggi abbandonati e spesso in rovina, riportati dall’artista al loro originario splendore ed inseriti in contesti naturalistici animati da persone che svolgono attività enigmatiche. Ne risulta un mondo parallelo in cui si sommano diverse memorie che, decontestualizzate dall’ambiente originario e dipinte con colori irreali, vanno a formare scene dai toni allucinati.