Partendo dalla dialettica tra cultura digitale e interiorità, le opere di Francesca Vanoli (nata nel 2000 a Treviglio, vive e lavora tra Milano e Venezia) raccontano di personaggi emancipati ma malinconici: soggetti capaci di denunciare le criticità del presente. Lo spettatore si riflette in questo immaginario – quasi – fantastico, già presente all’interno della nostra cultura visiva.